La Collegiata di Santa Maria Maggiore è la chiesa più antica di Pieve di Cento e di tutto il territorio centopievese. Dal 1702 al 1710 l’edificio, vecchio e pericolante, è ricostruito secondo canoni architettonici barocchi, molto semplificati e vicini allo stile classico, su progetto degli architetti modenesi Giuseppe e Silvestro Campiotti.
L’abside, invece, è ancora quello della chiesa preesistente e risale alla seconda metà del XIV secolo. Al suo interno si trovano esempi altissimi della pittura bolognese tra cui la Pala dell’Assunta di Guido Reni e un’Annunciazione del Guercino, oltre a tele dello Scarsellino, di Passerotti e di Lavinia Fontana e al notevole crocifisso ligneo del XIV secolo.
Gli eventi sismici del maggio 2012 provocano ingenti danni alla Chiesa Collegiata fra cui il crollo della sommità della cupola, della lanterna e di parte del tiburio che portano a dichiarare l’edificio inagibile. Il progetto di riparazione dei danni è volto a ristabilire le condizioni di sicurezza e a garantire l’adeguata conservazione del monumento, ripristinando le peculiarità che lo caratterizzavano prima degli eventi sismici con il ripristino della morfologia originaria del sistema tiburio/lanterna e dunque del valore simbolico e di memoria che esso rappresenta per la comunità pievese. Contestualmente il progetto prevede un insieme di interventi volti alla conservazione e alla valorizzazione dell’edificio quali il restauro delle superfici, la ricollocazione delle opere nella loro sede originale, l’adeguamento liturgico e la nuova illuminazione. La Chiesa è riaperta al culto da novembre 2018.