La Basilica di S. Maria Maggiore è la più antica chiesa dedicata alla Madonna nella Diocesi di Bologna e la tradizione ne fissa le origini al VI secolo quando venne fondata lungo l’arteria principale della città romana.
La chiesa conobbe, dalla sua fondazione sino all’età contemporanea, diverse fasi di costruzione, espansione e abbellimento, l’ultima nel XX secolo con la decorazione pittorica della volta e la sopraelevazione della facciata. A queste fasi di crescita si sono purtroppo sommati nel tempo i danni dei terremoti, in particolare quello del 1780, sino a quello del 2012.
Gli interventi realizzati a seguito della chiusura al pubblico nel 2012 a causa del terremoto hanno inteso ristabilire le condizioni di sicurezza e di idoneità statica della chiesa, preservandone le memorie storiche, artistiche e architettoniche e hanno riguardato, nel 2013, il consolidamento urgente delle fondazioni del portico e, successivamente, tra il 2016 e il 2019, la riparazione del danno sismico ed il rafforzamento locale delle strutture, opere coordinate in un programma unitario comprendente il restauro delle superfici dipinte e decorate e la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione.
L’intervento sulle finiture e gli apparati decorativi ha voluto l’armonizzazione del ricco complesso cromatico con il recupero delle coloriture originarie e il restauro delle superfici ove convivono gli apparati decorativi del XVIII, XIX e XX secolo, conferendo nuova luce e chiarezza di espressione ai cicli iconografici. Il nuovo impianto di illuminazione è stato progettato con particolare riguardo al risparmio energetico, alle flessibilità d’uso a servizio delle celebrazioni liturgiche, alla valorizzazione dello spazio architettonico e delle opere artistiche.
