La mostra René Paresce. Italiani a Parigi. Campigli, de Chirico, de Pisis, Savinio, Severini, Tozzi, curata da Rachele Ferrario, ha puntato i riflettori su un periodo irripetibile della storia dell’arte contemporanea italiana, focalizzandosi sulla figura di René Paresce, fisico, pittore e intellettuale del gruppo degli Italiani a Parigi, e ricostruendo il ruolo importante che ebbero Les Italiens nella sperimentazione tecnica e nell’abilità di unire il moderno con la tradizione.
Il percorso, allestito presso il Museo di Santa Maria della Vita, sede espositiva del circuito Genus Bononiae. Musei nella Città, ha riproposto il viaggio straordinario che Paresce e i suoi compagni, fra essi Campigli, de Chirico, de Pisis, Savinio, Severini e Tozzi, compirono nel contesto artistico, ma anche letterario, politico ed economico della Parigi tra il 1928 e il 1933, attraverso una selezione di 73 opere scelte sulla base delle ricerche filologiche e storiche condotte negli ultimi quindici anni. Gli Italiani di Parigi furono importanti per il ritorno al “mestiere” che praticarono non solo in teoria ma anche nella pratica di tecniche pittoriche, che guardavano alla tradizione italiana e la reinterpretavano in una dimensione classica e onirica.