Formatasi nella Milano del secondo dopoguerra, la raccolta Giovanardi è un esempio eccellente di quello straordinario momento storico in cui importanti personalità della società civile italiana aprirono i loro interessi all’arte e alla cultura, con fini di passione personale, ma anche sociali ed etici.
Collezione tra le più considerevoli nell’ambito dell’arte italiana del Novecento, frutto della raffinata sensibilità di Augusto e Francesca Giovanardi, annovera opere di Morandi, Licini, Campigli, Carrà, Sironi, De Pisis, Tosi, Rosai, Mafai raccolte in trent’anni di ricerca.
Grazie a queste opere, la mostra allestita presso Palazzo Fava, sede espositiva del circuito Genus Bononiae. Musei nella Città, ha permesso di ricostruire alcuni fra i principali snodi della pittura italiana del Novecento.
Il percorso è stato articolato in tre sezioni, ciascuna dedicata ad un tema che coinvolge due o più artisti nel cui linguaggio si possono trovare assonanze comuni come pure dissonanze: I. Un rapporto controverso. Licini e Morandi; II. La pittura costruttiva del Novecento italiano: Campigli, Carrà, Sironi; III. Oltre la forma. Ha completato l’allestimento una selezione di opere plastiche di Arturo Martini, Giacomo Manzù e Lucio Fontana, dalle collezioni di Genus Bononiae.